Alle 7 di mattina arrivo a Popayan, una piccola cittadina a sud di Bogota' nel departamento di Cauca.
Popayan e' una cittadina coloniale davvero stupenda costruita nel 1537, con tutte le case bianche difatti e' anche chiamata la "ciudad blanca" (la citta' bianca).
Alloggio alla Casa Familiar Turistica (carrera 5 calle 2-07) per 12000 pesos a notte in una stanza dormitorio con 5 letti ma ci sono solo io con un italo-argentino, un pazzo di nome Mattias (35 anni) che vive a Brescia.
Mattias ha iniziato il suo viaggio il 1 febbraio 2011, dico 1 febbraio 2011, partendo da Ushuaia (la citta' piu' a sud del mondo) che si trova in Patagonia in Argentina, una citta' particolare che ho avuto modo di vistare nel 2005.
Mattias sta viaggiando con la bicicletta quindi dalla Patagonia ha attraversato tutta l'Argentina, la Bolivia (percorrendo la strada della morte), il Peru', l'Ecuador e quindi adesso in Colombia, ma il viaggio proseguira' fino all'Alaska attraversando quindi l'America Centrale, il Mexico, gli USA e il Canada. La cosa piu' pazzesca e' che sta percorrendo le Ande quindi con dei dislivelli enormi inoltre senza problemi si mette nelle zone off limits della guerriglia e il piu' delle volte si accampa dove si trova con la sua tenda, insomma un vero e proprio temerario. Non nascondo che provo un po' di invidia visto il coraggio che ha, io per evitare problemi non mi sono nemmeno portato la macchina fotografica reflex lui invece, come se non bastasse, porta sia una reflex che un notebook. Mi dice che non ha timore visto che lui non percorre i circuiti turistici anche se poi mi confessa che alcuni ciclisti sono stati derubati in Mexico. Il suo viaggio durera' circa 3 anni...che invidia!
Dopo una sana doccia vado alla scoperta di Popayan la quale mi piace davvero tanto, una tipica cittadina coloniale con una piazza centrale e tante strade perpendicolari tra loro, mi ricorda vagamente Pazcuaro in Mexico.
Pranzo in un posto molto popular per 3000 pesos, zuppa di verdure con pollo e un piatto unico con riso, banana, fagioli e carne alla brace nerissima ma buona, il tutto accompagnato con "agua de panela" ovvero il succo che esce dalla spremitura della canna da zucchero mescolato con acqua e cannella.
Visito varie chiese, la piu' bella senz'altro la Iglesia de San Francisco e quella della Soledad che si trova sulla cima di un piccolo promontorio dove si ammira tutta la citta', bella anche la facolta' di diritto.
Assaggio poi vari prodotti tipici colombiani come la frutta Guanabana e il succo di Curuba e poi la Arepa ovvero una massa di mais ripiena di carne o quant'altro.
Ritorno all'Hostal e in serata esco con Mattias per andare in qualche locale, il piu' caratteristico e' senza dubbio "El Sotarenio" un leggendario bar di 40 anni con musiche di tango, bolero e ranchera. Usciti andiamo in un altro per prenderci una birra Aguila (colombiana) e poi a nanna.
Notte.
Popayan e' una cittadina coloniale davvero stupenda costruita nel 1537, con tutte le case bianche difatti e' anche chiamata la "ciudad blanca" (la citta' bianca).
Alloggio alla Casa Familiar Turistica (carrera 5 calle 2-07) per 12000 pesos a notte in una stanza dormitorio con 5 letti ma ci sono solo io con un italo-argentino, un pazzo di nome Mattias (35 anni) che vive a Brescia.
Mattias ha iniziato il suo viaggio il 1 febbraio 2011, dico 1 febbraio 2011, partendo da Ushuaia (la citta' piu' a sud del mondo) che si trova in Patagonia in Argentina, una citta' particolare che ho avuto modo di vistare nel 2005.
Mattias sta viaggiando con la bicicletta quindi dalla Patagonia ha attraversato tutta l'Argentina, la Bolivia (percorrendo la strada della morte), il Peru', l'Ecuador e quindi adesso in Colombia, ma il viaggio proseguira' fino all'Alaska attraversando quindi l'America Centrale, il Mexico, gli USA e il Canada. La cosa piu' pazzesca e' che sta percorrendo le Ande quindi con dei dislivelli enormi inoltre senza problemi si mette nelle zone off limits della guerriglia e il piu' delle volte si accampa dove si trova con la sua tenda, insomma un vero e proprio temerario. Non nascondo che provo un po' di invidia visto il coraggio che ha, io per evitare problemi non mi sono nemmeno portato la macchina fotografica reflex lui invece, come se non bastasse, porta sia una reflex che un notebook. Mi dice che non ha timore visto che lui non percorre i circuiti turistici anche se poi mi confessa che alcuni ciclisti sono stati derubati in Mexico. Il suo viaggio durera' circa 3 anni...che invidia!
Dopo una sana doccia vado alla scoperta di Popayan la quale mi piace davvero tanto, una tipica cittadina coloniale con una piazza centrale e tante strade perpendicolari tra loro, mi ricorda vagamente Pazcuaro in Mexico.
Pranzo in un posto molto popular per 3000 pesos, zuppa di verdure con pollo e un piatto unico con riso, banana, fagioli e carne alla brace nerissima ma buona, il tutto accompagnato con "agua de panela" ovvero il succo che esce dalla spremitura della canna da zucchero mescolato con acqua e cannella.
Visito varie chiese, la piu' bella senz'altro la Iglesia de San Francisco e quella della Soledad che si trova sulla cima di un piccolo promontorio dove si ammira tutta la citta', bella anche la facolta' di diritto.
Assaggio poi vari prodotti tipici colombiani come la frutta Guanabana e il succo di Curuba e poi la Arepa ovvero una massa di mais ripiena di carne o quant'altro.
Ritorno all'Hostal e in serata esco con Mattias per andare in qualche locale, il piu' caratteristico e' senza dubbio "El Sotarenio" un leggendario bar di 40 anni con musiche di tango, bolero e ranchera. Usciti andiamo in un altro per prenderci una birra Aguila (colombiana) e poi a nanna.
Notte.
Popayan |
Popayan |
Popayan |
Popayan, chiesa di Santo Domingo |
Popayan |
Popayan, cattedrale |
Finalmente si prova il succo di Guanabana |
Piccola venditrice |
Felicemente giocando con i colombi |
Targa Popayan |
ma che lavoro fà questo Mattias ??
RispondiElimina...pagine web, si fermera' a Cartagena e tramite internet lavorera' un poco. Insomma telelavoro.
RispondiEliminaFra' dobbiamo cambiare lavoro.