17 luglio 2012, Santa Marta - Taganga

Anche stanotte ha fatto freddo, non capisco perche' tengono l'aria condizionta cosi forte negli autobus.
Arrivo a Santa Marta alle 8,00 e subito prendo una buseta per Taganga (visto il traffico circa un oretta). Qui gia' si respira un'aria caraibica, difatti a parte la musica, per le strade c'e' una mezcla di colori di persone, negri, mulatti, bianchi....
Anche qui, come tutto il caribe, sono stati portati gli schiavi dall'Africa e quindi si sono mescolati  alle prsone autoctone, sembra di stare a Cuba.
Arrivato a Taganga alloggio a "Los Baguetes de Maria", dormitorio per 20000 pesos con colazione ma in camera di 6 letti ci sono solo io.
Mentre faccio colazione scambio due chiacchiere con la signora Maria la quale e' di Bogota' ma mi dice che qui e' piu' facile trovare lavoro visto che le persone del posto vivono solo di pesca quindi a loro non interessa fare affari con i turisti. Mentre parliamo arriva un ragazzo che le chiede qualcosa da mangiare e lei gli da delle banane e una bottiglietta d'acqua. Mi dice che e' un ragazzo argentino arrivato 5 anni fa, ma poi la droga gli e' andata in testa e quindi si dedica a chiedere l'elemosina. Mi dice che qui la droga costa pochissimo no come in europa e mi fa alcuni esempi di cocaina e marijuana e io che non so nemmeno quanto costa un pacchetto di sigartte in Italia le faccio quella tipica espressione come per dire "cosi poco, caspita!!!".
Le chiedo infomazioni per andare a Playa Grande che si trova dall'altra parte della montagna, mi dice che e' meglio andare con la barca visto che alle volte sulla montagna ci sono i marijuaneros. Anche lei come la maggiorparte dei colombiani dice di far attenzione spaventando non poco i turisti, difatti poi decido di andare  piedi.
Prima faccio un giro per la spiaggia principale di Taganga.
Taganga e' una insenatura a ferro di cavallo, prima era solo un villaggio di pescatori ma basta poco vedere che con il turismo sono comparsi bar, locali, discoteche, droghe e secondo me anche prostituzione.
A piedi vado a Playa Grande, una spiaggia appunto grande peccato pero' che per i miei gusti e' affollata (a dire il vero non in modo eccessivo ma mi aspettavo una spiaggia tranquilla, bella isolata). Il mare e' stupendo ovviamente caldo tipico della zona del caribe mentre la spiaggia non particolarmente bianca come quelle del caribe mexicano.
Ritornato a Taganga pranzo al ristornte "El Tiburon" di Yesi. Questo ristorante mi era stato consigliato da un amico (Michele Spiriticchio), il ristorante prima si chiamava Madame Tagange' ma adesso ha cambiato nome. Mangio un ottimo pargo rosa con tanto di riso (quello non manca mai), insalata e patacones fritto (ovvero rondelle di platano fritto) per 25000 pesos. Consiglio a tutti di andarci, si mangia davvero bene.
Faccio un giro sulla spiaggia e faccio amicizia con una ragazza di Washington, scambiamo due chiacchiere e poi andiamo a prendere qualcosa in un bar, io una birra e lei due cuba libre. Mezza ubriaca com'era se ne ritorna a casa con un taxi e io al mio hostal dove trovo nella camera un ragazzo cileno, il quale sta viaggiando da settembre, dalla Nuova Zelanda al Cile dove arrivera' a settembre. Insomma un piccolo viaggio di un anno.
Visto che anche lui domani andra' al Parco Tayrona ci mettiamo d'accordo per andare insieme la mattina presto per raggiungere una localita' del parco che si chiama Cabo San Lucas de la Guia per prenderci cosi le migliori amache che si trovano su un promontorio.
Faccio un giro in centro, ci sono poche persone e poi a nanna.
Notte.

Bambine a Taganga

Taganga

Playa Grande, Taganga

Taganga

Playa Grande, Taganga

Playa Grande

Taganga

L'ottima cucina di Yesi, El Tiburon

Tramonto a Taganga

Nessun commento:

Posta un commento