...sveglia alle 6.30 per stare alle 8 nell'aeroporto.
L'aereo parte puntuale alle 10.20 compagnia Alitalia, il servizio e' molto scadente e da mangiare peggio ancora, nulla a che vedere con le compagnie asiatiache dove il servizio e' ottimo.
Dopo 9 ore arriviamo a New York dove e' obbligatorio ritirare il bagaglio e fare il controllo dei documenti.
Il tizio del controllo passaporto mi dice che l'aeroporto e' full (pieno) visto che oggi e' la festa dell'indipendenza.
Dopo 3 ore di scalo parte l'aereo della Delta per Bogota'. Faccio amicizia con il mio vicino, un colombiano che vive a New York, e' un geologo e sta tornando in Colombia per un lavoro. Parliamo del piu' e del meno, dalla geologia del paese ai problemi della droga, dalla guerriglia della FARC (i rivoluzionari di sinistra) ai paramilitari della destra (UAC) per non parlare poi dell'inutile Plan Colombia attuato dagli USA per sconfiggere il narcotraffico. Alla fine di tutto questo discorso mi chiede se gli italiani sono ancora tristi per aver perso gli europei contro la spagna, ne parliamo giusto 2 minuti visto che gli dico che non mi piace il calcio. Mi da alcune informazioni sui posti da vedere e mi dice di fare attenzione e di evitare alcune zone, mi da poi i suoi recapiti visto che andra' a Cartagena dove andro' anch'io inoltre avendo saputo che devo fare scalo a New York per 14 ore mi da anche il numero telefonico di casa per eventualmente vederci, insomma siamo diventati buoni amici (del resto sapevo che i colombiani hanno la fama di essere amabili e ospitali cosi' come i messicani).
Dopo 7 ore arriviamo alle 22,30 ore locali a Santa Fe de Bogota'.
Ritiro il bagaglio, solita procedura per i documenti, cambio alcuni euro e dollari (1€=2150 pesos, 1$=1750 pesos).
Odio arrivare tardi nelle citta' e ancora di piu' quando sono grandi e hanno una brutta fama per questo ho prenotato 2 notti all´Hostal El Aventureros nel quartiere de la Candelaria. Prendo un taxi autorizzato (appena uscito dall'aeroporto a destra) costo 24000 pesos, scambio due chiacchiere con il chofer (tassista) il quale subito mi chiede della sconfitta dell'Italia contro la Spagna ma subito gli dico che non mi piace il calcio (e sono due).
Dopo circa mezz'ora sono nel quartire piu' antico di Bogota' ovvero il primo nucleo costruito dagli spagnoli nel 1538. Il primo impatto non'e' stato per niente bello, tutto buio e qualche anima ma del resto sono le 23 passate.
Arrivato all'hostal mi viene dato un letto in una stanza dormitorio con 4 letti a castello ma visto che stiamo in bassa stagione ne siamo solo in tre, io, un messicano e uno spagnolo (che fortunatamente non mi chiede nulla della partita, menomale). Il propretario dell'hostal Carlos e' simpaticissimo e mi da varie info sulla citta'.
Contriamente da quanto mi aspettavo fa freddo e considerato che la citta' si trova a 2600 metri di quota e' anche giustificabile (si trova sulla cordigliera orientale come mi ha detto il geologo che ho conosciuto nell'aereo).
Visto il freddo e la stanchezza (24 ore che non dormo) mi ficco nel letto senza nemmeno spogliarmi e quanto meno lavarmi (del resto come dicono in Mexico "de mugre no se muore").
Buona notte.
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